Subject: Ascessi o metastasi?
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Sun, 17 Sep 2000 12:08:17 +0200
From: "tarini" <tarini@infoservice.it
To: <echography@netsystem.it>

Credo sia difficile, in assenza d'anamnesi o altri elementi di supporto, essere certi della natura delle lesioni epatiche riscontrate: oltre alla solita descrizione, quale refertazione e quale iter consigliereste in questo caso? Un salutone a tutti.

R: Nico Comparato risponde:
Io le definirei "lesioni focali" di possibile natura metastatica
-almeno a giudicare dalla foto- (io specifico a volte nella risposta: "NB l'eco non puo' affettuare diagnosi istologica"), almeno come orientamento. Non posso scordarmi un caso pediatrico capitato a Pisa tanti anni fa, riguardante un bimbo con lesioni focali diffuse, quasi ad "occhio di bue". Se ricordo bene era una tesaurismosi...Ad ogni modo inizierei un screening tumorale a tappeto. Esami di routine, markers tumorali, valutazione intestinale, eco total body, se donna valutazione gyn , Rx torace etc. Ciao Nico

R: Emmanuele De Carolis risponde':
In questo caso sembrano proprio metastasi. Comunque, ritengo sia giusto esprimere un orientamento diagnostico (es.: "compatibile con..."), altrimenti l'ecografia (o meglio l'ecografista) perde il suo spessore culturale. Anche se non sempre e' possibile. Non sono d'accordo, pero', che in un referto si debba specificare che "...con l'ecografia non si puo' effettuare diagnosi istologica". Il referto e' destinato al medico, e qualunque medico e' consapevole che l'ecografia non e' un esame istologico. Se poi in un referto scrivo che c'e' un angioma nel fegato, me ne assumo le responsabilita' e il medico curante si dovra' fidare dell'ecografista. Infatti, se fossi un medico prescrivente, mi sceglierei l'ecografista di fiducia. Non si manda, come spesso accade, a fare un'ecografia, come se il pz dovesse fare una foto per il passaporto. E sono anche contrario al principio della libera scelta del paziente. Scusate se sono uscito un po' dal seminato.Ciao Emmanuele De Carolis

S.M. Stella: alcuni casi interessanti:

1) signora 48enne operata due anni prima di Ca cieco; al3° controllo semestrale si evidenzia una linfoadenopatia intercavoaortica sospetta per ripetizione (foto), in situazione alta, subito sotto la testa del pancreas; l'Oncologia Universitaria non ha dato eccessiva importanza alla cosa e ha richiesto ulteriori indagini che però hanno confermato il dato; su consiglio contrario (sic!) sempre della Oncologia Universitaria la paziente decideva (spinta dalla mia presunzione di malignità) di operarsi, e l'analisi istologica confermava la natura ripetitiva di quel linfonodo di 25mm di diametro. Riinviata all'Oncologia questa decideva allora di cambiare protocollo terapeutico (meglio tardi che mai!).

2) : piccolo (8mm) incidentaloma al surrene di dx (tra i più piccoli che abbia mai trovato) (foto).

3) : Iperparatiroidismo secondario in dializzato; lesione ipoecogena (foto) intraghiandolare, irregolare, intensamente captante al color Doppler, sospetta per iperplasia 'atipica' ('virata neoplastica'?) della paratiroide.

4) : stranissima e bizzara formazione cistica inclusa in altra formazione cistica (foto)a carico dell'annesso dx in giovane donna (incidentaloma) in a.b.s..

5) lesione neoplastica del seno renale (l'immagine è comunque assai specifica potendosi sospettare anche una banale ipertrofia di una colonna di Bertin) di uomo di 68anni, con anamnesi lavorativa positiva per contatti con aniline, con ematuria macroscopica asintomatica (foto).

6) : Lesione neoplastica al QSE della mammella di sx (ca duttale infiltrante) di una signora 49enne che ha notato con l'autopalpazione una tumefazione dura alla mammella (foto) .

7) Un caso di malasanità ecografica: nodulo indolente duro con lieve arrossamento cutaneo e lieve rientranza cutanea al pinzettamento in corrispondenza della lesione, comparso in giovane donna 32enne al QSE di sx; ecografia effettuata in Radiologia Ospedaliera di prestigio segnalava una lesione a 'margini BEN DEFINITI' benigna, di natura infiammatoria. Il ginecologo (sic!) mi invia la paziente per un riesame della cosa (la risposta non lo convinceva!): all'indagine ecotomografica (foto)lesione ETP ipoecogena (Ca duttale infiltrante) , irregolare, con spiculature nella porzione più vicina alla cute (vedi frecce rosse), e intensa reazione desmoide (iperecogena) del tessuto circostante (freccette verdi), interpretato erroneamente come flogosi dal precedente 'ecografista'. Questa 'errata diagnosi ecografica' poteva essere evitata semplicemente facendo una banale palpazione del seno (la lesione tumorale era evidentissima!) da parte del radiologo.


Da: tarini <tarini@infoservice.it>
A: <echography@netsystem.it>
Oggetto: Adenoma surrenalico?
Data: giovedÏ 12 ottobre 2000 13.16

Reperto occasionale in pt di 48 anni, diabetico, iperteso (in corso dosaggi ormonali per
epinefrine, cortisolo, aldosterone, elettroliti) di nodulo in regione surrenalica sx;
mi Ë venuto il dubbio di una milza accessoria: Ë corretto un controllo ETG longitudinale
invece che una TC?

R: Nico Comparato risponde:
Purtroppo dalle foto si vede male...sembra una milza accessoria; ad ogni modo controlla
se il reperto e' situato al di dietro della vena splenica (in questo caso surrene) e se si evidenzia un peduncolo che collega il tutto alla milza (in questo caso milza accessoria). In longitudinale in base alla sede del reperto rispetto al polo renale superiore si possono ottenere utili informazioni sulla origine. Nelle milze acccessorie l'ecogenicità Ë molto simile al parenchima splenico. Ciao Nico

Oggetto: quesiti internistici
Da: Nico Comparato <domcomp@tin.it>
A: <echography@netsystem.it>
Data: sabato 7 ottobre 2000 14.45

Purtroppo per ragioni tecniche, ancora per qualche giorno,non potrò inviare immagini. Vorrei però aver un parere su due casi, il primo di medicina generale il secondo squisitamente ecografico.
Caso 1: Donna di circa quaranta anni sostanzialmente asintomatica giunge alla mia osservazione per un controllo epatico a causa di un precedente rialzo delle gpt. Si repertano lievi disomogeneità epatiche, volume epatico regolare, non linfonodi periportali reattivi, non iperplasia del processo papillare del caudato. La vena porta di calibro regolare e con flusso epatopeto, presenta dinamica respiratoria regolare e velocit¦ media di circa 20 cm al secondo. E' presente lieve splenomegalia con diametro longitudinale splenico di 14 cm e vena splenica all'ilo dilatata (8-9 mm). Richiedo degli esami: Transaminasi LIEVEMENTE aumentate (gpt) Piatrinopenia lieve (100000) , emocromo regolare, Antigene Au postivo con presenza Ab anti C e assenza degli anti S. Carenza della alfa uno antitripsina (riduzione di circa il 30 per cento ). Altri esami di rooutine nei limiti; non segni di anemia. A questo punto pur riservandomi di fare eseguire indagini microbiologiche, autoimmunitarie, di replicazione virale etc, ho perplessità su come orientare il tutto. Domande: la sofferenza epatica Ë causata dalla epatite o dalla carenza di antitrpsina notoriamente responsabile di danno epatico? La splenomegalia e l'iperafflusso splenico sono correlabili allo stato del fegato anche senza segni apparenti di ipertensione portale, o sono cusati da altre noxe? Analogamente, come collocare la piastrinopenia nel contesto generale?. Mi piacerebbe avere un vostro parere su come inquadrare il probelma... dentificando un probabile filo conduttore.
Caso 2: Grossa nassa (oltre venti cm) che dal polo renale inferiore si estende verso il basso. Il rene rimanente Ë normale anche se anterioriorizzato e con asse longitudinale orizontalizzato; l'aspetto della massa Ë identica a quella che si ha nelle sacche idronefrotiche inveterate, con sacche liquide parzialmente comumunicanti e setti ed Ë diverso da quello osservato nelle policistosi. Rene destro ndn (solo lieve aumento della ecogenicità corticale); uretere sinistro al trigono= ndn Familiarità per una non ben definita patologia multicistica renale. La massa misurava 9 cm pi di un anno fa (l'ecografia parlava di rene multicistico). Anche qui ci sono delle perplessità: Secondo me non si può parlare di rene congenito multicistico (il reperto Ë zonale e l'aspetto non Ë caratteristico, credo sia piu' frequente in età pediatrica). Potrei ipotizzare una idronefrosi che interessa la porzione inferiore del rene per una ostruzione in un distretto inferiore o una massa plurisaccata nata ex novo. Capisco che senza foto si capisca poco. .. I quesiti sono: avete esperienza di masse pluriconcamerate renali (intese come neoformazioni) molto simili ad un enorme rene idronefrotico? Vi risulta che un rene multicistico possa estrinsecarsi solo nella met¦ inferiore del rene con sacche che somigliano alla idronefrosi e senza le tipiche cisti? In attesa di un riscontro un ciao alla mailing
PS. chiedo scusa per la descrizione caotica dei casi presentati. Oggi non sono riuscito a fare di meglio anche per questioni di tempo....o .....forse perchè la demenza galoppa..?!. ;-) Ciao nico

R: Tarini risponde:
Caso 1: se fosse una mia paziente le consiglierei di approfondire le indagini immunitarie inerenti le infezioni da HBV e da HCV per la eventuale successiva terapia interferonica/antinucleosidica e di eseguire una biopsia anche per la diagnosi di conferma del deficit di AAT posta evidenziando cellule eosinofile alla colorazione del campione bioptico epatico con ematossilina-eosina (cellule PSA -positive per l'impossibilità al rilascio da parte degli epatociti dell'AAT a causa della glicosilazione difettiva); comunque il deficit genetico associato alla patologia epatica del fenotipo PiZZ omozigote Ë in genere intorno al 85-90% del normale e nell'adulto l'enfisema polmonare si associa nei 2/3 dei casi di patologia epatica.
Caso 2: ho notato in letteratura che al rene multicistico viene negata una base ereditaria e che oltre alla forma classica del rene displasico multicistico viene riportata la forma idronefrotica con aspetti variabili (cisti localizzate con iperecogenicità parenchimale; Blane, 1991). Colgo l'occasione che mi ha dato il Caro Nico per salutare Tutti.Tarini F.P.

R: S.M Stella risponde:
Caso 1: Il diametro longitudinale della milza che per praticità si assume ad unico parametro di volumetria (spesso comunque insufficiente poichè necessiterebbe della valutazione dell'indice splenico e di almeno di dei due diametri long ed AP) ha un range che nei soggetti adulti DEVE essere inferiore a 11cm per considerarsi normale; io considero milze tra gli 11cm e i 13cm come splenomegalie di moderata entità; oltre i 13-14cm splenomegalie di media entità ed oltre i 16-17cm splenomegalie sicuramente da definire importanti; inoltre non necessariamente una milza che abbia volume entro i limiti della norma, ecostruttura regolare e profili regolari, indenne da lesioni a focolaio Ë una milza normale. Esistono delle milze piccole e del tutto normali nella ecostruttura, che presentano invece ectasie venose all'ilo epatico > di 8mm di calibro che sono da considerare patologiche: milze cioè 'iperfunzionanti' (da non confondere con l'ipersplenismo che Ë un'altra cosa) in relazione il più delle volte a malattie ematologiche (frequente il caso di piastrinopenia, ma anche altre malattie come la talassemia, etc.) o infettive, in atto o in via di risoluzione toxoplasmosi, malaria pregressa con sequele croniche, brucellosi, febbre di ndd, infezioni da cytomegalovirus etc. .). Queste milze con ectasia all'ilo dei vasi splenici presentano un flusso in uscita al Doppler talora il doppio o triplo del normale (noi abbiamo trovato valori estremi di 1200 cc/min in uscita). Nella SPLENOMEGALIA franca l'ecostruttura può essere omogenea, addensata o decisamente disomogenea (molto simile al fegato con multiple aree di steatosi focale). Spesso in milze ingrandite in maniera importante non Ë infrequente individuare angiomi capillari del tutto simili come forma ed ecostruttura agli angiomi epatici. Inoltre generalmente grosse milze determinano anche un grosso efflusso venoso all'ilo (con ectasia conseguente dei vasi venosi splenici) che condiziona un certo 'ingorgo portale' (dilatazione a valle dei vasi portali), senza però che si realizzi un regime pressorio rilevante al suo interno (segno di Bolondi negativo in caso di splenomegalie di origine non epatica). Esistono di converso splenomegalie che non determinano ingorgo venoso all'ilo e quindi al sistema portale: verosimilmente sono in rapporto a patologie che hanno determinato splenomegalia e fibrosi dell'organo (che quindi potremmo etichettare col nome di 'splenomegalie silenti' come nel caso di vecchie milze melitensi o malariche, ma comunque presenti a volte anche nelle fasi i quiescienza di certe leucemie croniche). E' sempre utile, quando si evidenzia una splenomegalia valutare le condizioni dei vasi venosi ed arteriosi all'ilo, e, se si possiede un apparecchio Doppler, effettuare misurazioni di portata venosa o arteriosa (la venosa Ë più facile da calcolare). seguendo le variazioni di questa portata con l'andamento della malattia di base e con la terapia
.......la sofferenza epatica Ë causata dalla epatite o dalla carenza di antitrpsina notoriamente responsabile di danno epatico?
RE: Penso di considerarle entrambi fattori importanti.
.....La splenomegalia e l'iperafflusso splenico sono correlabili allo stato del fegato anche senza segni apparenti di ipertensione portale, o sono causati da altre noxe?
RE:Io considererei la splenomegalia in relazione sopratutto alla epatopatia C.
...Analogamente, come collocare la piastrinopenia nel contesto generale?
RE: Altra ipotesi non del tutto da escludere e che la splenomegalia preesistesse
(vedi quanto scritto sopra) in relazione a piastrinopatia e che abbia innescato per aumento della cateresi un incremento dei suoi diametri.

Caso 2: Io ho visto proprio l'altro ieri un rene francamente policistico a sx (malattia policistica anche nei familiari -Ë importantissima in queste circostanze l'anamnesi familiare!-) ed un rene solo con alcune cisti concamerate al polo superiore a dx (che ho definito 'multicistico' -in questi casi la malattia genetica policistica del rene non ha trovato espressivit¦ maggiore al dx). Naturalmente se sospetti un'idronefrosi dei calici inferiori (penso comunque improbabile stando a quanto Ë detto nella descrizione) sarebbe utile magari fagli completare l'indagine con esame urografico magari facendolo precedere dal controllo eco dopo carico idrico veramente importante (a vescica riempita con almeno 600-700cc di urina ) e quindi osservare dopo svuotamento se ci sono modificazioni del volume della 'massa cistica'.

R: Nico Comparato risponde:

That's OK! Mi chiedevo però questo: In caso di ipertensione portale la splenomegalia può essere la conseguenza di una maggiore pressione a valle; in caso di cirrosi entrano in gioco probabilmente sia fattori meccanisci, che ormonali emodinamici; in caso di modica sofferenza epatica senza cirrosi o ipertensione portale, quale Ë il meccanismo fisopatologico che causa la splenomegalia e/l iperafflusso portale? E' giustificato attendersi una splenomegalia in caso di epatopatia cronica non cirrotica e non asociata ad ipertensione portale?

Oggetto: I: peudokidney?
Da: Emmanuele De Carolis
A: <echography@netsystem.it>
Data: martedÏ 26 settembre 2000 8.13

Maschio di 42 aa, con dolori addominali nei quadranti inferiori e disturbi dell'alvo, con evidenza, all'esame ecografico, di una massa in fossa iliaca sinistra di pertinenza intestinale, tipo "pseudorene", ma con aspetto a bersaglio, a strati concentrici, in trasversale, molto dolente alla palpazione ecoguidata. Anche se la foto non rende molto l'idea, cosa ne pensate?

R: Tarini risponde:
Potrebbe essere una sigmoidite? Un salutone a tutti.

R: Nico Comparato risponde:
Io ricontrollerei se possibile il reperto per escludere che possa trattarsi di immagine momentanea es da contrazione. In caso di persistenza non credo sara' facilissimo differenziare fra un fatto flogistico o neoplastico in quanto a volte i criteri utilizzati sono borderline e non evidentissimi (es inizio brusco o graduale, distorsione del lume etc). Facci sapere Nico

R: Emmanuele De Carolis <edecarol@libero.it> Il pz e' stato operato. Era un caso di invaginazione intestinale.

Subject: Mesotelioma
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Fri, 20 Oct 2000 21:47:29 +0200
From: "Claudio Pasquali" <pmv@econews.it>
To: "Dottor Ecografia" <echography@netsystem.it>

Paziente di circa 75 anni per vaga dolenzia alla base polmonare dx effettua rx torace che evidenzia versamento pleurico di lieve entita' alla base e lungo il profilo esterno polmonare. L'ecografia rileva ispessimento della pleura ipoecogeno disomogeneo con debole segnale vascolare e con versamento pleurico. L'esame istologico conferma la diagnosi di mesotelioma. Docsprint

Subject: spleen
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Sat, 21 Oct 2000 17:29:20 +0100
From: Nico Comparato <domcomp@tin.it>
To: echography@netsystem.it

Paziente di circa 30 aa operato mesi fa di melanoma alla spalla. Tre mesi fa evidenziai la lesione focale splenica in figura. A titolo cautelativo considerando il precedente, richiedo TAC. Risposta TAC: milza accessoria....nessun riferimento al reperto segnalato. Il paziente aveva quindi inteso -a torto o ragione non saprei in quanto non ero presente al momento della tomografia- che il reperto eco segnalato non era altro che una milza accessoria.... Pur non essendo un tacchista, guardo ovviamente le scansioni ed in effetti della lesione intrasplenica nessuna traccia. A detta del paziente il medico era stato ovviamente informato della presenza della lesione focale splenica rilevata alla eco. Per fortuna il reperto e' rimasto invariato. Ciao Nico

Oggetto: Lesione splenica
Da: Emmanuele De Carolis <edecarol@libero.it>
A: <echography@netsystem.it>
Data: mercoledÏ 25 ottobre 2000 18.58

Formazione splenica sottocapsulare ipoecogena di 3 cm ca., in pz 40enne, con ricchissima vascolarizzazione interna, fornita da un ramo dell'a. splenica, in cui e' presente un flusso con velocita' molto elevata e basse resistenze . Il pz ha gia' eseuito una TAC, che non ha fornito nessuna informazione aggiuntiva, ne' ipotesi di natura. Gli altri organi addominali e gli es. di laboratorio sono nella norma. Qual e' il vostro orientamento.Un saluto a tutti Emmanuele De Carolis

R: Massimo Stella <smstella@tin.it> risponde:
ho avuto altri casi come questo; erano angiomi splenici; naturalmente Ë sempre consigliabile un follow up stretto.

Oggetto: ...a proposito di unvecchio caso
Da: Nico Comparato <domcomp@tin.it>
A: <echography@netsystem.it>
Data: sabato 28 ottobre 2000 16.29

A riguardo del caso postato tempo fa dal titolo "desmoide" all'URL/archivi/intern2.html devo dire che ho ricontrollato la paziente ed il reperto È lievemente aumentato di volume, anche se solo di pochi mm mantenendo costante la struttura. Avevo consigliato alla paziente un citoaspirato considerando anche la sede chiaramente nella parete addominale anteriore. A detta della paziente in un pi che noto centro non hanno ritenuto necessario il citoaspirato ipotizzando un artefatto intestinale (....) o una sequela di un pregresso intervento di ernia inguinale a destra; in realtà la paziente mi ha raccontato che dopo l'intervento aveva la "pancia gonfia" in quanto si eraverificato un non ben precisato imprevisto di tipo emorragico. BenchË la struttura ricordi molto l'aspetto che assumono gli ematomi dello sternocleidomastoideo nei neonati, non sono del tutto convinto che si possa trattare di un ematoma anche se l'ipotesi È teoricamente possibile. Vi terrò informati. Nico

Subject: Ileite terminale
From: Nico Comparato

Paziente di sesso maschile di circa 30 aa con ileite terminale in terapia e al momento asintomatico. L'ultima ansa per una estensione di circa TRE cm si presenta rigida, outline esterna a tratti sfumati, lieve alterazione della stratificazione di parete; di contro, segmenti normali a monte e a valle.Nico

Subject: Diverticoli
From: Nico Comparato

Prima di presentare il caso, vorrei dire che mi sembra ottima l'idea di max inerente al chat. Spero che al più presto ci si ritrovi numerosi in web community.

Donna di 40 anni circa con dolore in fossa iliaca sinistra; si evidenzia un grosso diverticolo ed in vicinanza, uno più piccolo. Non ipervascolarizzazione della parete al color. Reperto confermato al clisma opaco. Nico

Subject: Linfoma non Hodgkin
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Tue, 5 Dec 2000 09:43:40 +0100
From: "tarini" <tarini@infoservice.it>
To: <echography@netsystem.it>

"Per qualche secondo in più...una figuraccia in meno".
Px femmina 62enne dimessa dall'ORL con diagnosi di "Linfadenite reattiva a flogosi della sottomandibolare": se all'ecografista fosse venuto il dubbio della "non reattivit" di quelle linfoghiandole (rotonde, anecogene, senza ilo!!), mi avrebbe privato della gratificazione della pt per l'ipotesi linfomatosa poi rivelatasi; d'altronde non sarebbe sfuggito al Collega il"cesto di mele" visibile ponendo la sonda in epigastrio e spazzolando lungo il tripode: la linfoadenomegalia, in allegato, è una delle più piccole... Tanti saluti tarini

Subject: reni
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Wed, 13 Dec 2000 18:02:02 +0100
From: "docc" <docc@libero.it>
To: "maillist ecografia" <echography@netsystem.i

Sono sempre Vincenzo Gaudio, ex allievo di Stella e anche estimatore di Nico Comparato.
Invio questa immagine del rene dx di una paziente che presentava una immagine iperecogena ed una bozzatura al profilo renale: dilatazione caliceale? o potrebbe essere qualcos'altro saluti a tutti

R: S.M. Stella <smstella@tin.it> risponde:
L'aspetto sembra tutto quello di una scar (cicatrice) per pregressi episodi di pielonefrite. Anche la bozzatura potrebbe essere conseguente agli episodi infettivi (verosimilmente ripetuti). Comunque è sempre utile seguire il paziente. A proposito...e mica diabetico? Max Stella

Subject: desmoide?
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Sun, 03 Dec 2000 11:32:12 +0100
From: Nico Comparato <domcomp@tin.it>
To: echography@netsystem.it

Tempo fa all'indirizzo /archivi/intern2.html Postai con il nome "desmoide?" il caso di una signora che presentava bozzatura a destra della parete addominale verso l'interno, con impronta della vescica. Avevo avanzato l'ipotesi molto teorica di desmoide anche se la paziente riferiva un precedente intervento di ernia inguinale complicato che a sua detta le aveva causato un gonfiore diffuso all'addome. Ebbene ieri in un soggettto asintomatico, di sesso maschile, anni circa 65, ho riscontrato un reperto identico.....La asimmetria destra - sinistra degli strati profondi della parete addominale e' evidente cosi' come e' evidente la sede intraparietale del reperto in quanto l'intestino "glissa" al di sotto. La struttura e' simil muscolare - adiposa, non ipervascolarizzata. Avete avuto casi simili? Cosa ne pensate?
PS. Approfitto di questo post per scusarmi della mia assenza dalla web community. Il mio portatile win appena comprato ha dei problemi al video e quindi dovro' riconsegnarlo al rivenditore. Era l'unico computer in mio possesso ad avere IE versione 5. A casa il mio fido Spartacus (un Mac ovviamente....) a causa di programmi installati, potrebbe avere problemi conlfittuali con IE ed utililzza Netscape.... essendo l'unico computer funzionante che ho al momento per gestire il web ed il sito e la stessa mailing, preferisco non rischiare. Dovro' aspettare di riavere il portatile. Ciao
Nico

Subject: Ptosi renale: criteri.
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Mon, 11 Dec 2000 21:35:57 +0100
From: "tarini" <tarini@infoservice.it>
To: <echography@netsystem.it>

Considero un rene ptosico allorquando * presente 1 o pi* dei seguenti criteri:
1) distanza polo sup. rene dx->diaframma, in clinostismo > di 20 mm;
2) discesa del rene in ortostatismo per un trattto > 50 mm;
3) polo inf. renale al di sotto della cresta iliaca
4) distanza polo sup.-> diaframma, in ortostatismo > 70 mm;
vorrei un Vostro parere. Un salutone tarini.

Da: docc <docc@libero.it>
A: maillist ecografia <echography@netsystem.it>
Oggetto: nuovo post e auguri
Data: gioved 21 dicembre 2000 23.16

Invio questo caso dopo aver visto quello di Claudio Pasquali. Il paz era un maschio di circa 70 anni, venuto a fare una ecografia per un persistente dolore in ipocondrio dx irradiato anche posteriormente. Purtroppo l'eco _ il primo esame che il suo medico ha deciso di fare e non conosco neanche i risultati degli esami ematochimici. Il paz. riferisce di non essere etilista. La colecisti appare globosa, la testa del pancreas mi sembra alquanto ipoecogena e presenta scarso segnale doppler. Il Wirsung appare dilatato in modo rettilineo, circa 2 mm di diametro. La vena splenica non mi sembra deformata n_ compressa: che ne pensate? Volevo fare gli auguri a tutti i partecipanti. Invio una seconda foto del caso del pancreas; qui si vede anche la colecisti.

Soggetto: Polipi Intestinali
From Nico Comparato

Caso 1: signora di circa 70 anni asintomatica. Al livello del colon discendente si reperta "polipo" riccamente vascolarizzato. Reperto controllato doopo pulizia intestinale. In atesa di verifica coonscopica ed istologica.

Caso 2: Paziente di cirrca 75 aa con piccolo polipo al livello del discendente. In attesa di conferma colonscopica. Immagine costante nonartefattuale.

Caso 3: Massa intestinle a circa 10 cm dall'ano. Conferma colonscopica. Soggetto maschile di 70 aa circa con sangue macroscopico nelle feci. Esame tecnicamente molto difficile.

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