Subject: Ascessi o metastasi?
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Sun, 17 Sep 2000 12:08:17 +0200
From: "tarini" <tarini@infoservice.it
To: <echography@netsystem.it>

Credo sia difficile, in assenza d'anamnesi o altri
elementi di supporto, essere certi della natura delle lesioni epatiche riscontrate:
oltre alla solita descrizione, quale refertazione
e quale iter consigliereste in questo caso? Un
salutone a tutti.
R: Nico Comparato
risponde:
Io le definirei "lesioni focali" di possibile natura metastatica
-almeno a giudicare dalla foto- (io specifico a volte
nella risposta: "NB l'eco non puo' affettuare
diagnosi istologica"), almeno come orientamento. Non posso scordarmi
un caso pediatrico capitato a Pisa tanti anni
fa, riguardante un bimbo con lesioni focali diffuse, quasi ad "occhio di bue". Se ricordo bene era una tesaurismosi...Ad
ogni modo inizierei un screening tumorale a
tappeto. Esami di routine, markers tumorali,
valutazione intestinale, eco total body, se donna valutazione gyn , Rx torace etc. Ciao Nico
R: Emmanuele De Carolis
risponde':
In questo caso sembrano proprio metastasi.
Comunque, ritengo sia giusto esprimere un orientamento
diagnostico (es.: "compatibile con..."), altrimenti l'ecografia
(o meglio l'ecografista) perde il suo spessore culturale.
Anche se non sempre e' possibile. Non
sono d'accordo, pero', che in un referto si debba specificare che "...con
l'ecografia non si puo' effettuare diagnosi istologica". Il referto
e' destinato al medico, e qualunque medico e' consapevole che l'ecografia
non e' un esame istologico. Se poi in un referto scrivo che
c'e' un angioma nel fegato, me ne assumo le responsabilita' e il medico
curante si dovra' fidare dell'ecografista. Infatti, se fossi un medico prescrivente,
mi sceglierei l'ecografista di fiducia. Non
si manda, come spesso accade, a fare un'ecografia, come se il pz
dovesse fare una foto per il passaporto. E sono anche
contrario al principio della libera scelta
del paziente. Scusate se sono uscito un po'
dal seminato.Ciao Emmanuele De Carolis
S.M. Stella: alcuni casi interessanti:
1) signora 48enne operata due anni prima di Ca
cieco; al3° controllo semestrale si evidenzia una linfoadenopatia intercavoaortica
sospetta per ripetizione (foto), in situazione alta, subito
sotto la testa del pancreas; l'Oncologia Universitaria non ha dato eccessiva
importanza alla cosa e ha richiesto ulteriori indagini che però hanno
confermato il dato; su consiglio contrario (sic!) sempre della Oncologia
Universitaria la paziente decideva (spinta dalla mia presunzione di malignità)
di operarsi, e l'analisi istologica confermava la natura ripetitiva di quel
linfonodo di 25mm di diametro. Riinviata all'Oncologia questa decideva allora
di cambiare protocollo terapeutico (meglio tardi che mai!).
2) : piccolo (8mm) incidentaloma al surrene di
dx (tra i più piccoli che abbia mai trovato) (foto).
3) : Iperparatiroidismo secondario in dializzato;
lesione ipoecogena (foto) intraghiandolare, irregolare,
intensamente captante al color Doppler, sospetta per iperplasia 'atipica'
('virata neoplastica'?) della paratiroide.
4) : stranissima e bizzara formazione cistica
inclusa in altra formazione cistica (foto)a carico dell'annesso dx
in giovane donna (incidentaloma) in a.b.s..
5) lesione neoplastica del seno renale (l'immagine
è comunque assai specifica potendosi sospettare anche una banale
ipertrofia di una colonna di Bertin) di uomo di 68anni, con anamnesi lavorativa
positiva per contatti con aniline, con ematuria macroscopica asintomatica
(foto).
6) : Lesione neoplastica al QSE della mammella
di sx (ca duttale infiltrante) di una signora 49enne che ha notato con l'autopalpazione
una tumefazione dura alla mammella (foto) .
7) Un caso di malasanità ecografica: nodulo
indolente duro con lieve arrossamento cutaneo e lieve rientranza cutanea
al pinzettamento in corrispondenza della lesione, comparso in giovane donna
32enne al QSE di sx; ecografia effettuata in Radiologia Ospedaliera di prestigio
segnalava una lesione a 'margini BEN DEFINITI' benigna, di natura infiammatoria.
Il ginecologo (sic!) mi invia la paziente per un riesame della cosa (la
risposta non lo convinceva!): all'indagine ecotomografica (foto)lesione ETP ipoecogena (Ca duttale infiltrante) , irregolare,
con spiculature nella porzione più vicina alla cute (vedi frecce
rosse), e intensa reazione desmoide (iperecogena) del tessuto circostante
(freccette verdi), interpretato erroneamente come flogosi dal precedente
'ecografista'. Questa 'errata diagnosi ecografica' poteva essere evitata
semplicemente facendo una banale palpazione del seno (la lesione tumorale
era evidentissima!) da parte del radiologo.
Da: tarini <tarini@infoservice.it>
A: <echography@netsystem.it>
Oggetto: Adenoma surrenalico?
Data: giovedÏ 12 ottobre 2000 13.16

Reperto occasionale in pt di 48 anni, diabetico,
iperteso (in corso dosaggi ormonali per
epinefrine, cortisolo, aldosterone, elettroliti) di nodulo in regione surrenalica
sx;
mi Ë venuto il dubbio di una milza accessoria: Ë corretto un controllo
ETG longitudinale
invece che una TC?
R: Nico Comparato
risponde:
Purtroppo dalle foto si vede male...sembra una milza accessoria; ad ogni
modo controlla
se il reperto e' situato al di dietro della vena splenica (in questo caso
surrene) e se si evidenzia un peduncolo che collega il tutto alla milza
(in questo caso milza accessoria). In longitudinale in base alla sede del
reperto rispetto al polo renale superiore si possono ottenere utili informazioni
sulla origine. Nelle milze acccessorie l'ecogenicità Ë molto
simile al parenchima splenico. Ciao Nico
Oggetto: quesiti internistici
Da: Nico Comparato <domcomp@tin.it>
A: <echography@netsystem.it>
Data: sabato 7 ottobre 2000 14.45
Purtroppo per ragioni tecniche, ancora per qualche
giorno,non potrò inviare immagini. Vorrei però aver un parere
su due casi, il primo di medicina generale il secondo squisitamente ecografico.
Caso 1: Donna
di circa quaranta anni sostanzialmente asintomatica giunge alla mia osservazione
per un controllo epatico a causa di un precedente rialzo delle gpt. Si repertano
lievi disomogeneità epatiche, volume epatico regolare, non linfonodi
periportali reattivi, non iperplasia del processo papillare del caudato.
La vena porta di calibro regolare e con flusso epatopeto, presenta dinamica
respiratoria regolare e velocit¦ media di circa 20 cm al secondo.
E' presente lieve splenomegalia con diametro longitudinale splenico di 14
cm e vena splenica all'ilo dilatata (8-9 mm). Richiedo degli esami: Transaminasi
LIEVEMENTE aumentate (gpt) Piatrinopenia lieve (100000) , emocromo regolare,
Antigene Au postivo con presenza Ab anti C e assenza degli anti S. Carenza
della alfa uno antitripsina (riduzione di circa il 30 per cento ). Altri
esami di rooutine nei limiti; non segni di anemia. A questo punto pur riservandomi
di fare eseguire indagini microbiologiche, autoimmunitarie, di replicazione
virale etc, ho perplessità su come orientare il tutto. Domande: la
sofferenza epatica Ë causata dalla epatite o dalla carenza di antitrpsina
notoriamente responsabile di danno epatico? La splenomegalia e l'iperafflusso
splenico sono correlabili allo stato del fegato anche senza segni apparenti
di ipertensione portale, o sono cusati da altre noxe? Analogamente, come
collocare la piastrinopenia nel contesto generale?. Mi piacerebbe avere
un vostro parere su come inquadrare il probelma... dentificando un probabile
filo conduttore.
Caso 2: Grossa
nassa (oltre venti cm) che dal polo renale inferiore si estende verso il
basso. Il rene rimanente Ë normale anche se anterioriorizzato e con
asse longitudinale orizontalizzato; l'aspetto della massa Ë identica
a quella che si ha nelle sacche idronefrotiche inveterate, con sacche liquide
parzialmente comumunicanti e setti ed Ë diverso da quello osservato
nelle policistosi. Rene destro ndn (solo lieve aumento della ecogenicità
corticale); uretere sinistro al trigono= ndn Familiarità per una
non ben definita patologia multicistica renale. La massa misurava 9 cm pi
di un anno fa (l'ecografia parlava di rene multicistico). Anche qui ci sono
delle perplessità: Secondo me non si può parlare di rene congenito
multicistico (il reperto Ë zonale e l'aspetto non Ë caratteristico,
credo sia piu' frequente in età pediatrica). Potrei ipotizzare una
idronefrosi che interessa la porzione inferiore del rene per una ostruzione
in un distretto inferiore o una massa plurisaccata nata ex novo. Capisco
che senza foto si capisca poco. .. I quesiti sono: avete esperienza di masse
pluriconcamerate renali (intese come neoformazioni) molto simili ad un enorme
rene idronefrotico? Vi risulta che un rene multicistico possa estrinsecarsi
solo nella met¦ inferiore del rene con sacche che somigliano alla
idronefrosi e senza le tipiche cisti? In attesa di un riscontro un ciao
alla mailing
PS. chiedo scusa
per la descrizione caotica dei casi presentati. Oggi non sono riuscito a
fare di meglio anche per questioni di tempo....o .....forse perchè
la demenza galoppa..?!. ;-) Ciao nico
R: Tarini risponde:
Caso 1: se fosse
una mia paziente le consiglierei di approfondire le indagini immunitarie
inerenti le infezioni da HBV e da HCV per la eventuale successiva terapia
interferonica/antinucleosidica e di eseguire una biopsia anche per la diagnosi
di conferma del deficit di AAT posta evidenziando cellule eosinofile alla
colorazione del campione bioptico epatico con ematossilina-eosina (cellule
PSA -positive per l'impossibilità al rilascio da parte degli epatociti
dell'AAT a causa della glicosilazione difettiva); comunque il deficit genetico
associato alla patologia epatica del fenotipo PiZZ omozigote Ë in genere
intorno al 85-90% del normale e nell'adulto l'enfisema polmonare si associa
nei 2/3 dei casi di patologia epatica.
Caso 2: ho notato
in letteratura che al rene multicistico viene negata una base ereditaria
e che oltre alla forma classica del rene displasico multicistico viene riportata
la forma idronefrotica con aspetti variabili (cisti localizzate con iperecogenicità
parenchimale; Blane, 1991). Colgo l'occasione che mi ha dato il Caro Nico
per salutare Tutti.Tarini F.P.
R: S.M Stella risponde:
Caso 1: Il diametro
longitudinale della milza che per praticità si assume ad unico parametro
di volumetria (spesso comunque insufficiente poichè necessiterebbe
della valutazione dell'indice splenico e di almeno di dei due diametri long
ed AP) ha un range che nei soggetti adulti DEVE essere inferiore a 11cm
per considerarsi normale; io considero milze tra gli 11cm e i 13cm come
splenomegalie di moderata entità; oltre i 13-14cm splenomegalie di
media entità ed oltre i 16-17cm splenomegalie sicuramente da definire
importanti; inoltre non necessariamente una milza che abbia volume entro
i limiti della norma, ecostruttura regolare e profili regolari, indenne
da lesioni a focolaio Ë una milza normale. Esistono delle milze piccole
e del tutto normali nella ecostruttura, che presentano invece ectasie venose
all'ilo epatico > di 8mm di calibro che sono da considerare patologiche:
milze cioè 'iperfunzionanti' (da non confondere con l'ipersplenismo
che Ë un'altra cosa) in relazione il più delle volte a malattie
ematologiche (frequente il caso di piastrinopenia, ma anche altre malattie
come la talassemia, etc.) o infettive, in atto o in via di risoluzione toxoplasmosi,
malaria pregressa con sequele croniche, brucellosi, febbre di ndd, infezioni
da cytomegalovirus etc. .). Queste milze con ectasia all'ilo dei vasi splenici
presentano un flusso in uscita al Doppler talora il doppio o triplo del
normale (noi abbiamo trovato valori estremi di 1200 cc/min in uscita). Nella
SPLENOMEGALIA franca l'ecostruttura può essere omogenea, addensata
o decisamente disomogenea (molto simile al fegato con multiple aree di steatosi
focale). Spesso in milze ingrandite in maniera importante non Ë infrequente
individuare angiomi capillari del tutto simili come forma ed ecostruttura
agli angiomi epatici. Inoltre generalmente grosse milze determinano anche
un grosso efflusso venoso all'ilo (con ectasia conseguente dei vasi venosi
splenici) che condiziona un certo 'ingorgo portale' (dilatazione a valle
dei vasi portali), senza però che si realizzi un regime pressorio
rilevante al suo interno (segno di Bolondi negativo in caso di splenomegalie
di origine non epatica). Esistono di converso splenomegalie che non determinano
ingorgo venoso all'ilo e quindi al sistema portale: verosimilmente sono
in rapporto a patologie che hanno determinato splenomegalia e fibrosi dell'organo
(che quindi potremmo etichettare col nome di 'splenomegalie silenti' come
nel caso di vecchie milze melitensi o malariche, ma comunque presenti a
volte anche nelle fasi i quiescienza di certe leucemie croniche). E' sempre
utile, quando si evidenzia una splenomegalia valutare le condizioni dei
vasi venosi ed arteriosi all'ilo, e, se si possiede un apparecchio Doppler,
effettuare misurazioni di portata venosa o arteriosa (la venosa Ë più
facile da calcolare). seguendo le variazioni di questa portata con l'andamento
della malattia di base e con la terapia
.......la sofferenza epatica Ë causata
dalla epatite o dalla carenza di antitrpsina notoriamente responsabile di
danno epatico?
RE: Penso di considerarle entrambi fattori
importanti.
.....La splenomegalia e l'iperafflusso splenico
sono correlabili allo stato del fegato anche senza segni apparenti di ipertensione
portale, o sono causati da altre noxe?
RE:Io considererei la splenomegalia in relazione sopratutto alla epatopatia
C.
...Analogamente, come collocare la piastrinopenia
nel contesto generale?
RE: Altra ipotesi non del tutto da escludere
e che la splenomegalia preesistesse
(vedi quanto scritto sopra) in relazione a piastrinopatia e che abbia innescato
per aumento della cateresi un incremento dei suoi diametri.
Caso 2: Io ho visto
proprio l'altro ieri un rene francamente policistico a sx (malattia policistica
anche nei familiari -Ë importantissima in queste circostanze l'anamnesi
familiare!-) ed un rene solo con alcune cisti concamerate al polo superiore
a dx (che ho definito 'multicistico' -in questi casi la malattia genetica
policistica del rene non ha trovato espressivit¦ maggiore al dx).
Naturalmente se sospetti un'idronefrosi dei calici inferiori (penso comunque
improbabile stando a quanto Ë detto nella descrizione) sarebbe utile
magari fagli completare l'indagine con esame urografico magari facendolo
precedere dal controllo eco dopo carico idrico veramente importante (a vescica
riempita con almeno 600-700cc di urina ) e quindi osservare dopo svuotamento
se ci sono modificazioni del volume della 'massa cistica'.
R: Nico Comparato
risponde:
That's OK! Mi chiedevo però questo: In
caso di ipertensione portale la splenomegalia può essere la conseguenza
di una maggiore pressione a valle; in caso di cirrosi entrano in gioco probabilmente
sia fattori meccanisci, che ormonali emodinamici; in caso di modica sofferenza
epatica senza cirrosi o ipertensione portale, quale Ë il meccanismo
fisopatologico che causa la splenomegalia e/l iperafflusso portale? E' giustificato
attendersi una splenomegalia in caso di epatopatia cronica non cirrotica
e non asociata ad ipertensione portale?
Oggetto: I: peudokidney?
Da: Emmanuele De Carolis
A: <echography@netsystem.it>
Data: martedÏ 26 settembre 2000 8.13

Maschio di 42 aa, con dolori addominali nei quadranti
inferiori e disturbi dell'alvo, con evidenza, all'esame ecografico, di una
massa in fossa iliaca sinistra di pertinenza intestinale, tipo "pseudorene",
ma con aspetto a bersaglio, a strati concentrici, in trasversale, molto
dolente alla palpazione ecoguidata. Anche se la foto non rende molto l'idea,
cosa ne pensate?
R: Tarini risponde:
Potrebbe essere una sigmoidite? Un salutone a tutti.
R: Nico Comparato
risponde:
Io ricontrollerei se possibile il reperto per escludere che possa trattarsi
di immagine momentanea es da contrazione. In caso di persistenza non credo
sara' facilissimo differenziare fra un fatto flogistico o neoplastico in
quanto a volte i criteri utilizzati sono borderline e non evidentissimi
(es inizio brusco o graduale, distorsione del lume etc). Facci sapere Nico
R: Emmanuele De Carolis
<edecarol@libero.it> Il pz e' stato operato. Era un caso di invaginazione
intestinale.
Subject: Mesotelioma
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Fri, 20 Oct 2000 21:47:29 +0200
From: "Claudio Pasquali" <pmv@econews.it>
To: "Dottor Ecografia" <echography@netsystem.it>

Paziente di circa 75 anni per vaga dolenzia alla
base polmonare dx effettua rx torace che evidenzia versamento pleurico di
lieve entita' alla base e lungo il profilo esterno polmonare. L'ecografia
rileva ispessimento della pleura ipoecogeno disomogeneo con debole segnale
vascolare e con versamento pleurico. L'esame istologico conferma la diagnosi
di mesotelioma. Docsprint
Subject: spleen
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Sat, 21 Oct 2000 17:29:20 +0100
From: Nico Comparato <domcomp@tin.it>
To: echography@netsystem.it

Paziente di circa 30 aa operato mesi fa di melanoma
alla spalla. Tre mesi fa evidenziai la lesione focale splenica in figura.
A titolo cautelativo considerando il precedente, richiedo TAC. Risposta
TAC: milza accessoria....nessun riferimento al reperto segnalato. Il paziente
aveva quindi inteso -a torto o ragione non saprei in quanto non ero presente
al momento della tomografia- che il reperto eco segnalato non era altro
che una milza accessoria.... Pur non essendo un tacchista, guardo ovviamente
le scansioni ed in effetti della lesione intrasplenica nessuna traccia.
A detta del paziente il medico era stato ovviamente informato della presenza
della lesione focale splenica rilevata alla eco. Per fortuna il reperto
e' rimasto invariato. Ciao Nico
Oggetto: Lesione splenica
Da: Emmanuele De Carolis <edecarol@libero.it>
A: <echography@netsystem.it>
Data: mercoledÏ 25 ottobre 2000 18.58

Formazione splenica sottocapsulare ipoecogena
di 3 cm ca., in pz 40enne, con ricchissima vascolarizzazione interna, fornita
da un ramo dell'a. splenica, in cui e' presente un flusso con velocita'
molto elevata e basse resistenze . Il pz ha gia' eseuito una TAC, che non
ha fornito nessuna informazione aggiuntiva, ne' ipotesi di natura. Gli altri
organi addominali e gli es. di laboratorio sono nella norma. Qual e' il
vostro orientamento.Un saluto a tutti Emmanuele De Carolis
R: Massimo Stella
<smstella@tin.it> risponde:
ho avuto altri casi come questo; erano angiomi splenici; naturalmente Ë
sempre consigliabile un follow up stretto.
Oggetto: ...a proposito di unvecchio caso
Da: Nico Comparato <domcomp@tin.it>
A: <echography@netsystem.it>
Data: sabato 28 ottobre 2000 16.29
A riguardo del caso postato tempo fa dal titolo
"desmoide" all'URL/archivi/intern2.html
devo dire che ho ricontrollato la paziente ed il reperto È lievemente
aumentato di volume, anche se solo di pochi mm mantenendo costante la struttura.
Avevo consigliato alla paziente un citoaspirato considerando anche la sede
chiaramente nella parete addominale anteriore. A detta della paziente in
un pi che noto centro non hanno ritenuto necessario il citoaspirato ipotizzando
un artefatto intestinale (....) o una sequela di un pregresso intervento
di ernia inguinale a destra; in realtà la paziente mi ha raccontato
che dopo l'intervento aveva la "pancia gonfia" in quanto si eraverificato
un non ben precisato imprevisto di tipo emorragico. BenchË la struttura
ricordi molto l'aspetto che assumono gli ematomi dello sternocleidomastoideo
nei neonati, non sono del tutto convinto che si possa trattare di un ematoma
anche se l'ipotesi È teoricamente possibile. Vi terrò informati.
Nico
Subject: Ileite terminale
From: Nico Comparato

Paziente di sesso maschile di circa 30 aa con
ileite terminale in terapia e al momento asintomatico. L'ultima ansa per
una estensione di circa TRE cm si presenta rigida, outline esterna a tratti
sfumati, lieve alterazione della stratificazione di parete; di contro, segmenti
normali a monte e a valle.Nico
Subject: Diverticoli
From: Nico Comparato


Prima di presentare il caso, vorrei dire che mi
sembra ottima l'idea di max inerente al chat. Spero che al più presto
ci si ritrovi numerosi in web community.
Donna di 40 anni circa con dolore in fossa iliaca
sinistra; si evidenzia un grosso diverticolo ed in vicinanza, uno più
piccolo. Non ipervascolarizzazione della parete al color. Reperto confermato
al clisma opaco. Nico
Subject: Linfoma non Hodgkin
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Tue, 5 Dec 2000 09:43:40 +0100
From: "tarini" <tarini@infoservice.it>
To: <echography@netsystem.it>

"Per qualche secondo in più...una
figuraccia in meno".
Px femmina 62enne dimessa dall'ORL con diagnosi di "Linfadenite reattiva
a flogosi della sottomandibolare": se all'ecografista fosse venuto
il dubbio della "non reattivit" di quelle linfoghiandole (rotonde,
anecogene, senza ilo!!), mi avrebbe privato della gratificazione della pt
per l'ipotesi linfomatosa poi rivelatasi; d'altronde non sarebbe sfuggito
al Collega il"cesto di mele" visibile ponendo la sonda in epigastrio
e spazzolando lungo il tripode: la linfoadenomegalia, in allegato, è
una delle più piccole... Tanti saluti tarini
Subject: reni
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Wed, 13 Dec 2000 18:02:02 +0100
From: "docc" <docc@libero.it>
To: "maillist ecografia" <echography@netsystem.i

Sono sempre Vincenzo Gaudio, ex allievo di Stella
e anche estimatore di Nico Comparato.
Invio questa immagine del rene dx di una paziente che presentava una immagine
iperecogena ed una bozzatura al profilo renale: dilatazione caliceale? o
potrebbe essere qualcos'altro saluti a tutti
R: S.M. Stella <smstella@tin.it>
risponde:
L'aspetto sembra tutto quello di una scar (cicatrice) per pregressi episodi
di pielonefrite. Anche la bozzatura potrebbe essere conseguente agli episodi
infettivi (verosimilmente ripetuti). Comunque è sempre utile seguire
il paziente. A proposito...e mica diabetico? Max Stella
Subject: desmoide?
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Sun, 03 Dec 2000 11:32:12 +0100
From: Nico Comparato <domcomp@tin.it>
To: echography@netsystem.it
Tempo fa all'indirizzo /archivi/intern2.html
Postai con il nome "desmoide?" il caso di una signora che presentava
bozzatura a destra della parete addominale verso l'interno, con impronta
della vescica. Avevo avanzato l'ipotesi molto teorica di desmoide anche
se la paziente riferiva un precedente intervento di ernia inguinale complicato
che a sua detta le aveva causato un gonfiore diffuso all'addome. Ebbene
ieri in un soggettto asintomatico, di sesso maschile, anni circa 65, ho
riscontrato un reperto identico.....La asimmetria destra - sinistra degli
strati profondi della parete addominale e' evidente cosi' come e' evidente
la sede intraparietale del reperto in quanto l'intestino "glissa"
al di sotto. La struttura e' simil muscolare - adiposa, non ipervascolarizzata.
Avete avuto casi simili? Cosa ne pensate?
PS. Approfitto di questo post per scusarmi della mia assenza dalla web community.
Il mio portatile win appena comprato ha dei problemi al video e quindi dovro'
riconsegnarlo al rivenditore. Era l'unico computer in mio possesso ad avere
IE versione 5. A casa il mio fido Spartacus (un Mac ovviamente....) a causa
di programmi installati, potrebbe avere problemi conlfittuali con IE ed
utililzza Netscape.... essendo l'unico computer funzionante che ho al momento
per gestire il web ed il sito e la stessa mailing, preferisco non rischiare.
Dovro' aspettare di riavere il portatile. Ciao Nico
Subject: Ptosi renale: criteri.
Resent-From: echography@prioris.netsystem.it
Date: Mon, 11 Dec 2000 21:35:57 +0100
From: "tarini" <tarini@infoservice.it>
To: <echography@netsystem.it>
Considero un rene ptosico allorquando * presente
1 o pi* dei seguenti criteri:
1) distanza polo sup. rene dx->diaframma, in clinostismo > di 20 mm;
2) discesa del rene in ortostatismo per un trattto > 50 mm;
3) polo inf. renale al di sotto della cresta iliaca
4) distanza polo sup.-> diaframma, in ortostatismo > 70 mm;
vorrei un Vostro parere. Un salutone tarini.
Da: docc <docc@libero.it>
A: maillist ecografia <echography@netsystem.it>
Oggetto: nuovo post e auguri
Data: gioved 21 dicembre 2000 23.16


Invio questo caso dopo aver visto quello di Claudio
Pasquali. Il paz era un maschio di circa 70 anni, venuto a fare una ecografia
per un persistente dolore in ipocondrio dx irradiato anche posteriormente.
Purtroppo l'eco _ il primo esame che il suo medico ha deciso di fare e non
conosco neanche i risultati degli esami ematochimici. Il paz. riferisce
di non essere etilista. La colecisti appare globosa, la testa del pancreas
mi sembra alquanto ipoecogena e presenta scarso segnale doppler. Il Wirsung
appare dilatato in modo rettilineo, circa 2 mm di diametro. La vena splenica
non mi sembra deformata n_ compressa: che ne pensate? Volevo fare gli auguri
a tutti i partecipanti. Invio una seconda foto del caso del pancreas; qui
si vede anche la colecisti.
Soggetto: Polipi Intestinali
From Nico Comparato


Caso 1: signora di circa 70 anni asintomatica.
Al livello del colon discendente si reperta "polipo" riccamente
vascolarizzato. Reperto controllato doopo pulizia intestinale. In atesa
di verifica coonscopica ed istologica.

Caso 2: Paziente di cirrca 75 aa con piccolo polipo
al livello del discendente. In attesa di conferma colonscopica. Immagine
costante nonartefattuale.

Caso 3: Massa intestinle a circa 10 cm dall'ano.
Conferma colonscopica. Soggetto maschile di 70 aa circa con sangue macroscopico
nelle feci. Esame tecnicamente molto difficile.
