DOTTORECOGRAFIA

DOCTORECHOGRAPHY

DR. D.M. COMPARATO


CONSIGLI PER ECOGRAFISTI IN ERBA

lista in continua evoluzione...

1) Diventa ecografista solo se hai una enorme passione, solo se sei innamorato di questa metodica

2) Se vuoi diventare ecografista solo perché vuoi integrare la tua specializzazione e ritieni che un corso o due siano sufficienti, tanto tu sei già' specialista...scordati questa metodica; rischieresti moltissimo di sbagliare diagnosi, ed insieme a te rischierebbero i tuoi pazienti...Rischierebbero diagnosi di patologie inesistenti o di varcare la soglia del tuo studio con patologie gravi non diagnosticate.

3) Fondamentale per essere un bravo ecografista è la perfetta padronanza della anatomia, della anatomia sezionale, della anatomia patologica ed anche della clinica. Prima ancora di leggere il primo libro di ecografia o meglio, durante lo studio dei testi ecografici, ti consiglio di riguardarti l'anatomia sezionale, quella patologica ed anche i sintomi e le caratteristiche della malattia che stai studiando. Importantissimo è anche conoscere i principali procedimenti chirurgici, almeno per grandi linee.

3) L'ecografia richiede, almeno nel periodo di apprendistato, una dedizione totale. In questo periodo dedicati esclusivamente agli ultrasuoni e leggi quanto più puoi riviste, libri; anche quelli che sembrano meno utili, hanno sempre qualche notizia o consiglio interessante.

4) Non ti fidare mai ciecamente della metodica (anche dopo migliaia di esami ti può tradire) ma allo stesso tempo sostieni, quando sei veramente sicuro, la tua diagnosi ecografica anche contro pareri di illustri clinici o di altre metodiche anche se specifiche o blasonate. Spesso l'ecografia è vincente su tutto ma devi gestirla con molta saggezza.

5) Anche se può sembrare ovvio, tieni a mente la posizione della sonda sulla superficie corporea che esamini (es. addome anteriore, laterale etc) per attribuire la sede corretta di un reperto. Molti ecografisti hanno confessato di aver capito questo elementare concetto solo dopo un po'. Provare per credere.

6) Durante l'ecografia addominale, esamina il paziente anche nei vari decubiti ed in ortostatismo. Il fegato va esplorato anche per via intercostale oltre che per via sottocostale ascendente. La pelvi -sia maschile che femminile- va esaminata a vescica piena ma anche a vescica vuota. Durante l'esplorazione in sottocostale ascendente, cerca di sezionare ecograficamente tutto il fegato; le porzioni alte ed il lobo sinistro a volte vengono trascurate. Attenzione alla parete vescicale anteriore: viene spesso trascurata. Esamina i reni anche in decubito prono. Anche se raramente, neoformazioni o calcoli sono evidenti solo utilizzando questo approccio.

7) Sembra assurdo ma è così; alcuni ecografisti sono convinti che l'ecografia non possa studiare il pancreas (!), l'appendice, la giunzione esofago gastrica e l'intestino. Cerca di non essere uno di loro!

8) Se hai problemi le prime volte nel differenziare l'arteria epatica dal coledoco, tieni a mente che generalmente il coledoco non ha una forma perfettamente tubulare, ma è lievemente slargato in posizione centrale; inoltre una volta sistemata la sonda per visualizzare il tronco portale in longitudianle, a meno di varianti anatomiche, il coledoco comparirà angolando la sonda medialmente, l'arteria epatica angolando lateralmente.

9) Un problema frequente per chi inizia è generalmente quello connesso con la visualizzazione delle ovaie; alcune volte sarannno ben visibili ai lati dell'utero semplicemente angolando la sonda, dalla posizione trasversale sovrapubica di base, verso l'alto o lievemente verso destra o sinistra. Altre volte per visualizzare l'ovaio di destra occorrerà sistemare la sonda in fossa ilica sinistra ed angolare fortemente verso destra. Altre volte ancora srà opportuno centrare i vasi iliaci esterni in longitudinale e poi angolare verso l'interno; altre volte ancora dalla posizione longitudinale per l'utero, occorrerà angolare la sonda verso destra o verso sinistra. Dalla via endovaginale spesso l'unico mezzo per la visualizzazione di ovaie "nascoste" è spingere -con la mano che non tiene la sonda- sulla pancia della paziente "trascinando" la mano dalle porzioni più alte fino alla fossa iliaca omolaterale come a volere spingere l'ovaio dalle posizioni più alte a quelle più basse. La sonda in vagina andrà orientata verso il lato dell'annesso da esaminare cercando di ritirarla o di spngerla a seconda dei casi. In un certo numero di pazienti purtroppo, le ovaie non saranno ben visibili; per fortuna una tale evenienza accade raramente.

10) In campo ostetrico attenzione a non interpretare la sostanza bianca cerebrale fetale come idrocefalo (tra la 20 e la 25 settimana la sostanza bianca può essere talmente ipoecogena da simulare un ventricolo dilatato; con un po' di attenzione però l'inganno si dissolve) ed il corpo striato come cisti dei plessi corioidei...
Osservando la fossa cranica posteriore fetale, a volte si crea una falsa immagine di assenza della porzione inferiore del verme cerebellare quando la sonda é angolata obliquamente. Documentati su questo artefatto che simula ad arte una comunicazione fra la cisterna magna ed il quarto ventricolo.
In epoche precoci, tieni a mente che alcune lacune apparentemente interpretabili come ematomi, rappresentano spesso normali millimetrici laghi ematici. Usa il color doppler se puoi, ma anche solo un po' di attenzione in bidimensionale per evitare questi errori. Ricorda ancora che nel periodo compreso all'incirca fra la 12^ e la 20^ settimana, molto spesso si osservano contrazioni uterine asintomatiche; non le interpretare come fibromi!!! Inoltre alcuni fibromi sottosierosi, in epoca tardiva ed in soggetti meteorici, possono non essere
visibili a prima vista.

11) Durante una ecografia ostetrica ricercate sempre la inserzione placentare del funicolo ed effetttuate la conta dei vasi. Tenete presente che una arteria ombelicale unica può a volte simulare una doppia arteria ad una prima osservazione in quanto può compiere un giro completo intorno alla vena; inoltre a volte in alcuni punti, il cordone può avere due arterie ed in altri una. L'deale sarebbe anche controllare l'entrata delle arterie nell'addome fetale.

12) L'indice di resistenza del cordone ombelicale spesso varia nei vari segmenti del cordone stesso; effettuate sempre più di una misura ed in più punti e poi eseguite la media.

13) Occorre molta prudenza prima di descrivere l'incrocio polmonare - aorta nel feto. Quasi sempre la sua identificazione è agevole e quasi matematica; a volte però, anche quando la posizione fetale è favorevole, può verificarsi un falso allineamento del piano della polmonare e della aorta causato dalla tricuspide che "emula" la polmonare, con simulazione di una patologia (es. trasposizione). La corretta diagnosi viene raggiunta sia verificando con pazienza l'incrocio polmonare aorta e sia seguendo i vasi dalla loro origine ventricolare, per poterli tipizzare correttamente.

14) A volte gli artefatti riscontrabili sono veramente "cattivi". Un raro artefatto forse legato ad un meccanismo a specchio, è quello che causa la visualizzazione di una massa retroperitoneale uniforme estesa dalla aorta fino quasi alla loggia surrenalica sinistra.
Un altro artefatto raro e' quello causato da una cartilagine costale che mima una piccola
massa subdiaframmatica. Attenzione, non mi riferisco alle solite immagini costali e/o alle indentature diaframmatriche...!!!

15) A volte un corpo luteo può mimare una cisti dermoide apparendo molto ecogeno anche se meno del dermoide. Ricontrollare dopo il ciclo.

16) Nella misura delle ovaie, cerca di non includere l'ampolla tubarica che spesso presenta una ecogenicità molto simile a quella delle ovaie. Questo errore è più probabile per via sovrapubica.

17) Ricorda che possono esistere le cisti della Idatide del Morgagni: non sono follicoli o cisti ovariche...La pillola non le fa regredire, di solito.

To be continued...